No al bipartitismo
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No al bipartitismo
Le elezioni europee hanno dimostrato una cosa, gli elettori non vogliono il bipartitismo. Infatti in una elezione libera da condizionamenti, come il ricatto del voto utile, il 38,61% dei votanti ha scelto un partito diverso dai due egemoni, una percentuale di oltre 3 punti più alta di quelli che hanno votato PDL e oltre 12 punti in più di coloro che hanno scelto il PD. E' la dimostrazione palese che se non vengono messi artifici legislativi, i cittadini italiani rifiutano la deriva bipartitica. Questo è un buon segnale per invitare a non recarsi a votare per il prossimo referendum che di fatto, se vincessero i si, introdurrebbe di forza un sistema bipartitico, contrario alla tradizione pluralista italiana.
Moreno Merati
Moreno Merati
MORENO MERATI- Numero di messaggi : 37
Data d'iscrizione : 27.05.09
Re: No al bipartitismo
Insiresco l'indicazione data dalle ACLI in merito al referendum, non credo che una vittoria dei SI possa spronare il Parlamento a legiferare
Votare si' per ''impegnare'' il Parlamento a cambiare la legge elettorale. E' questa la decisione delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani per il referendum del 21 giugno. Una scelta assunta dalla direzione nazionale delle Acli nella consapevolezza, si legge in un documento, che ''il si' al referendum non risolve i problemi ma sprona il Parlamento a legiferare''. Le Acli ribadiscono le motivazioni con le quali avevano aderito nel 2007 al comitato nazionale dei promotori: la necessita' di dotarsi con urgenza di una nuova legge elettorale che valorizzi il voto dell'elettore e la responsabilita' dell'eletto in rapporto al territorio. Questo, ''al di la' dell'esito del referendum rimane per le Acli l'obiettivo primario'', che ''restituisce al Parlamento e alla democrazia rappresentativa il ruolo centrale nel processo delle riforme istituzionali''. Nel merito, il si' piu' convinto delle Acli e' per il terzo quesito, quello che elimina la possibilita' delle cosiddette candidature multiple. Maggiori perplessita', invece, per i primi due quesiti, che vanno ''nella direzione di rafforzare la struttura bipolare del nostro sistema, con il rischio pero', di scivolare nel bipartitismo, verso il quale confermiamo la nostra contrarieta'''. Malgrado questi limiti, concludono le Acli, ''siamo convinti che la scelta del si' permanga il modo piu' efficace per sollecitare il Parlamento a legiferare in materia''
Votare si' per ''impegnare'' il Parlamento a cambiare la legge elettorale. E' questa la decisione delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani per il referendum del 21 giugno. Una scelta assunta dalla direzione nazionale delle Acli nella consapevolezza, si legge in un documento, che ''il si' al referendum non risolve i problemi ma sprona il Parlamento a legiferare''. Le Acli ribadiscono le motivazioni con le quali avevano aderito nel 2007 al comitato nazionale dei promotori: la necessita' di dotarsi con urgenza di una nuova legge elettorale che valorizzi il voto dell'elettore e la responsabilita' dell'eletto in rapporto al territorio. Questo, ''al di la' dell'esito del referendum rimane per le Acli l'obiettivo primario'', che ''restituisce al Parlamento e alla democrazia rappresentativa il ruolo centrale nel processo delle riforme istituzionali''. Nel merito, il si' piu' convinto delle Acli e' per il terzo quesito, quello che elimina la possibilita' delle cosiddette candidature multiple. Maggiori perplessita', invece, per i primi due quesiti, che vanno ''nella direzione di rafforzare la struttura bipolare del nostro sistema, con il rischio pero', di scivolare nel bipartitismo, verso il quale confermiamo la nostra contrarieta'''. Malgrado questi limiti, concludono le Acli, ''siamo convinti che la scelta del si' permanga il modo piu' efficace per sollecitare il Parlamento a legiferare in materia''
pietro giorgio zoppellaro- Numero di messaggi : 353
Data d'iscrizione : 23.05.09
Re: No al bipartitismo
Non credo che se vincessero i si il parlamento farebbe una nuova legge; la legge così come verrebbe modificata dall'eventuale esito positivo (negativo nella sostanza) del referendum sarebbe già fatta ad uso e consumo dei partiti maggiori. Per evitare questo rischio molto meglio non far raggiungere il quorum.
Moreno Merati
Moreno Merati
MORENO MERATI- Numero di messaggi : 37
Data d'iscrizione : 27.05.09
Re: No al bipartitismo
La bassa affluenza alle urne per i referendum (la più bassa di sempre) ha infranto i sogni di coloro che volevano imporre per legge il bipartitismo. Questo progetto, caldeggiato dai vertici di PDL e PD, è naufragato di fronte al rifiuto degli elettori di avallarlo con il voto di ieri e oggi. Speriamo che ora non cerchino di giungere al loro obiettivo (avere solo due partiti, magari non troppo dissimili l'uno dall'altro) con altre alchimie legislative.
Moreno Merati
Moreno Merati
MORENO MERATI- Numero di messaggi : 37
Data d'iscrizione : 27.05.09
Re: No al bipartitismo
sono contento anch'io dell'esito dei referendum (i primi due avrebbero portato a dare la maggioranza solo ad un partito pur ricevendo magari solo il 30% dei voti, per il 3° avrei preferito il raggiungimento del quorum e la vittoria dei si per permettere candidature solo in una circoscrizione.) Comunque è stato sonoramente battuto chi voleva un bipartitismo!
Libero pensatore
Libero pensatore
libero pensatore- Numero di messaggi : 322
Data d'iscrizione : 23.06.09
Re: No al bipartitismo
Passano gli anni, ma mentre tutti dicono che questa legge elettorale è una porcata, non riescono a mettersi d'accordo per cambiarla.
Sono molto contento che il referendum per cambiarla, abbia raggiunto 1200000 firme, segno che il popolo italiano (cui la Costituzione assegna il potere ultimo decisionale, che piaccia o meno ai vari partiti) è stufo del fatto che a governare l'Italia siano i designati dai partiti, e non le persone che gli elettori scelgono col metodo delle preferenze!
E' necessario ritornare ad una democrazia reale, non formale! Ma già si paventano elezioni anticipate col vecchio sistema pur di non cambiare.
Il cambiamento che vorrei è l'alternativa al bipartitismo, questo maggioritario ha creato tanti guai, i partiti si mettono insieme, ma le loro idee sono ben diverse, dopo aver vinto nascono tanti problemi!
Sono molto contento che il referendum per cambiarla, abbia raggiunto 1200000 firme, segno che il popolo italiano (cui la Costituzione assegna il potere ultimo decisionale, che piaccia o meno ai vari partiti) è stufo del fatto che a governare l'Italia siano i designati dai partiti, e non le persone che gli elettori scelgono col metodo delle preferenze!
E' necessario ritornare ad una democrazia reale, non formale! Ma già si paventano elezioni anticipate col vecchio sistema pur di non cambiare.
Il cambiamento che vorrei è l'alternativa al bipartitismo, questo maggioritario ha creato tanti guai, i partiti si mettono insieme, ma le loro idee sono ben diverse, dopo aver vinto nascono tanti problemi!
libero pensatore- Numero di messaggi : 322
Data d'iscrizione : 23.06.09
Re: No al bipartitismo
La Corte Costituzionale non ha ammesso il referendum firmato dai cittadini per cambiare la legge elettorale, salvo dichiararla poi illegittima e far perdere tempo ai cittadini che l'avrebbero cambiata col referendum.
Ora ci prova Renzi d'accordo col condannato Berlusconi, e lo fa con una legge che favorisce i grossi partiti (PD e Forza Italia) sfavorendo i più piccoli, e impedendo ai cittadini di votare i loro rappresentanti al Senato, e inoltre non potendo esprimere preferenze nemmeno alla Camera. Questo è un inciucio antidemocratico che i padri costituenti certamente condannerebbero, come faranno anche molti cittadini, frutto della supremazia di alcuni individui non rispettosi della politica (bene comune) che guardano solo al loro interesse personale.
Ora ci prova Renzi d'accordo col condannato Berlusconi, e lo fa con una legge che favorisce i grossi partiti (PD e Forza Italia) sfavorendo i più piccoli, e impedendo ai cittadini di votare i loro rappresentanti al Senato, e inoltre non potendo esprimere preferenze nemmeno alla Camera. Questo è un inciucio antidemocratico che i padri costituenti certamente condannerebbero, come faranno anche molti cittadini, frutto della supremazia di alcuni individui non rispettosi della politica (bene comune) che guardano solo al loro interesse personale.
libero pensatore- Numero di messaggi : 322
Data d'iscrizione : 23.06.09
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